Il labirinto fa parte della storia dell’uomo sin dall’antichità. I più famosi sono quello Cretese e quello della Cattedrale di Chartres in Francia, che contengono antiche formule di numerologia esoterica e geometria sacra che avevano lo scopo di riconnettere l’uomo con la propria natura divina. I labirinti sono spazi sacri e uno strumento meraviglioso per supportare l’essere umano nel processo di connessione e ascolto della propria intuizione, che è una delle principali qualità del nostro vero sé, attraverso la riproduzione della Danza della Creazione. Nell’antichità l’uomo era costantemente alla ricerca della propria unità con il Cosmo e in ogni progetto architettonico celava silentemente questo fine ultimo. Il labirinto è un modello di cosmologia spirituale dotato di un’impronta divina. È uno schema universale, parte dell’inconscio collettivo, che il nostro essere naturalmente riconosce, e attraverso il quale è possibile connettersi con aspetti in noi dimenticati, intimi e preziosi. Nella sua forma circolare riecheggia volutamente la spirale attraverso un percorso vorticoso che portava verso il suo centro, dove tutto ha avuto origine. La spirale, infatti, è la forma di base su cui è costituita la Natura e il lento, ma progressivo ritorno al centro, aiuta per questo l’essere umano a calmarsi, purificarsi riportandolo ad uno stato di quiete, centratura e profondo ascolto interiore. “Sul versante simbolico il labirinto è letto come un sistema di difesa per la custodia di qualcosa di prezioso e sacro. Il centro protetto dal labirinto è riservato all'iniziato che può accedervi dopo aver superato determinate prove. Tradotto in chiave psicologica, questo centro è il simbolo dell'interiorità più profonda e nascosta dell'uomo” - Umberto Galimberti Tutto il viaggio nel labirinto ci riporta all’1, all’unità con il Tutto, rafforzando il senso di noi stessi e l’ascolto profondo, a sentirci parte della Vita e del suo divenire. In questo seminario inizieremo un percorso di scoperta del labirinto come strumento di meditazione e introspezione per offrirci la possibilità di rafforzare la connessione quotidiana con noi stessi e trascendere le sfide della vita attraverso il dialogo con la guida interiore. Condivideremo insieme il suo significato, che cosa significhi camminarlo e, insieme, in meditazione, percorreremo il Finger-Labyrinth (o Labirinto da Dita) per sperimentare personalmente che cosa significhi viaggiare all’interno di noi stessi, nella nostra psiche più profonda, per contattare aspetti di noi stessi a noi spesso sconosciuti. Come diceva Sant’Agostino, “Solvitur ambulando” ad indicare che attraverso il cammino, ogni cosa viene risolta.