Quest’anno, il 27 novembre, inizia il periodo di celebrazione di un antico tempo di sacralità, da noi conosciuto come l’Avvento, in preparazione al Solstizio d’Inverno del 21 dicembre, giorno in cui il Sole inizia la propria risalita verso la Luce, e al Natale, tempo di Rinascita della Luce Interiore. La celebrazione di questo momento dell’anno possiede origini antiche, quando l’esistenza dell’essere umano era in profonda connessione e allineamento con la Coscienza Universale e il Grande Ciclo della Vita. Dal 31 di ottobre, con la celebrazione celtica di Samhain, siamo entrati in un tempo conclusione ed inizio, di attesa, in cui tutto ritorna al buio e al silenzio della Terra da cui ogni cosa ha inizio, per lasciare andare gli aspetti legati al passato, agli attaccamenti, e ritrovare il proprio vero nucleo generativo prima di rientrare nel mondo con una nuova e più elevata vibrazione di coscienza. Il termine Avvento, detto Parusia, deriva storicamente dal latino “adventus”, che significa venuta, arrivo. Nelle tradizioni precristiane designava la venuta e la “presenza” annuale della divinità durante le celebrazioni del tempio per onorare i propri seguaci. Successivamente, intorno al V secolo, nella cultura cristiana, divenne simbolo della venuta e presenza di Cristo sulla Terra con la celebrazione del Natale. A livello energetico si tratta di un periodo importante in cui, come umanità, ci avviamo verso il momento più buio e critico dell’anno in cui il Sole sembra scomparire ed ogni aspetto della Natura pare perdere vita a causa del rigore del freddo e del gelo. In questo scenario l’essere umano tende percepirsi solo in un cosmo freddo, indifferente e senza vita: sono momenti di solitudine, introspezione e bilancio. Anticamente veniva definito il tempo della Kénosis Divina, cioè un atto di profondo Amore dall’Alto che vedeva la Forza Vitale dell’Esistenza ritirarsi progressivamente, quasi nascondendosi, per inaugurare la realtà esoterica alla base di tutte le prove iniziatiche: il dare spazio all’essere umano per “svuotarsi” di tutto ciò che lo lega al proprio sé inferiore per indurlo ad un processo trasformativo per ricontattare volontariamente la propria luce e ricettività alla Volontà più Alta. Lo stesso Rudolf Steiner, padre dell’antroposofia, lo riteneva il tempo migliore dell’anno per sviluppare e supportare le qualità dell’anima necessarie per continuare il proprio cammino di connessione al proprio vero sé e trascendere le illusioni della mente. In questo tempo di oscurità siamo portati ad incontrare e guardare noi stessi per trascendere le illusioni che inutilmente ci legano al passato e ritrovare il senso dell’essere in totale integrità con la nostra anima. Questo breve seminario vuole supportare la preparazione interiore di ogni essere umano al tempo dell’Avvento condividendo insieme la sua sacralità e il suo significato a livello esoterico. Le quattro settimane dell’Avvento, con i loro diversi colori (Blu, Rosso, Bianco e Viola) rappresentano non solo i regni visibili della Natura (Minerale, Vegetale, Animale e Umano) collegati alla personalità, ma anche i 4 Livelli principali del Corpo (Fisico, Eterico, Astrale e Io) cui sono collegate le 3 virtù principali della Speranza, dell’Amore (Agape), della Fede. Si tratta di un momento insieme per comprendere il senso della Kénosis umana e rendere puro lo Spazio Sacro interiore per prepararsi a ricevere l’Avvento della Luce del Sé Superiore al tempo della Rinascita a noi stessi e al nuovo anno. CONTENUTI:
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