Nell’antichità il mese di febbraio era ritenuto un mese sacro in quanto il suo nome derivava da Februus un antico dio romano che governava sul mondo degli Inferi, associato successivamente Plutone. Il suo nome è connesso con la parola Februare, che in latino significa purificare, e per tale ragione era dedicato alle purificazioni non solo individuali, ma di tutta Roma attraverso le celebrazioni che avevano luogo in questo mese, definite Februalia. Tali celebrazioni erano connesse a due dee principali: Vesta, la dea del focolare, poiché il fuoco era utilizzato come metodo di purificazione; e Giunone, moglie di Giove, nota nella cultura greca come Era, dea associata al matrimonio e del parto, e quindi alla fertilità e creatività. Nei tempi antichi, durante questo tempo, venivano utilizzati rituali speciali per promuovere la liberazione da tutto ciò che energeticamente impediva la realizzazione del potenziale massimo dell’individuo. Il rituale, infatti, si propone di riconnetterci con la nostra relazione, nello spazio e nel tempo, con un’esperienza interiore autentica, promuovendo il “ricordo interiore” del nostro vero sé. La purificazione non è legata solamente al disintossicare la nostra fisicità con cibi naturali e attraverso la ripulitura energetica degli ambienti, ma comprende la profonda pulizia dell’essere interiore. Essa supporta infatti il passaggio dal Karma - i condizionamenti e legami limitanti con il passato e gli schemi mentali errati - al Dharma, la legge cosmica, per portare alla luce la natura della verità interiore dell’essere. Nelle antiche tradizioni occidentali ci si riferisce a tale purificazione come al riallineare la nostra linea del tempo in questa vita e oltre. Per fare questo è necessario scendere nelle profondità di noi stessi, simboleggiate dal mondo degli inferi su cui governava Februus o Plutone, per riportarci all’unità con il nostro vero sé, offrendoci la possibilità di liberarci da ciò che è pesante nel nostro essere portandovi luce. Nelle profondità sono infatti nascosti i diamanti e le pietre preziose (Plutone era anche il dio della ricchezza) spesso a noi stessi completamente ignote. Tali processi di purificazione si dice avessero come effetto lo sviluppo della fertilità, della guarigione e della creatività per l’anno a venire. In questo seminario ricontatteremo il significato simbolico di queste antiche tradizioni contattando alcuni dei loro rituali per supportare il processo di purificazione e riallineamento con il nostro vero sé per promuovere la fertilità e la creatività in questo 2023, la cui frequenza vuole condurci ad un profondo dialogo interiore con il nostro sentire e ad un salto di coscienza verso chi siamo destinati ad essere.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE: 120€ (IVA compresa)* * E' necessario il versamento a saldo della quota di partecipazione entro il 13.02.23.