La parola Kabbalah significa "ricevere" ed il fulcro di questo insegnamento risiede nel fatto che il mondo fisico ed il mondo spirituale non sono isolati l'uno dall'altro, ma strettamente collegati. In virtù del suo alto desiderio di ricevere, l'umanità rappresenta non solo il ponte tra questi due mondi, ma porta anche con sè il potenziale per realizzarne l'unificazione.
L'Albero è un modello del template di tutto il mondo, un modello dell'Universo che porta con sé il suo sistema di regole e leggi. Questa antica mappa ci insegna che vi sono quattro livelli o dimensioni della realtà: Atziluth, il mondo dell'Emanazione, Briah, il mondo della Creazione, Yetzirath, il mondo della Formazione, e Assiah, il mondo dell'Azione. Tutti questi livelli contengono la stessa essenza, anche se espressa con una diversa qualità.
Questo significa che tutte le cose e gli accadimenti di un livello non vengono solo copiati in quello inferiore, ma devono avere un equivalente nei mondi superiori. L'affermazione kabbalistica "Come sopra, così sotto" evidenzia il concetto che tutto quello che vediamo in questo mondo è solamente il riflesso di qualcosa che si verifica oltre i fenomeni apparenti.
"Il Signore scrisse in trentadue sentieri misteriosi...
Egli creò il Suo Universo secondo tre forme di espressione:
i Numeri, le Lettere e le Parole.
Dieci ineffabili Sephirot e ventidue lettere fondamentali"
Sepher Yetzirath
Secondo l'insegnamento kabbalistico, la creazione avvenne per un recesso della Luce del Creatore. Dio si manifestò nelle Sephirot che sono una sequenza di dieci campi energetici che ci proteggono dalla piena intensità della sua Luce. Ogni Sephirah possiede delle qualità distintive, delle proprietà e delle lezioni da assorbire e padroneggiare. Le dieci sephirot sono la manifestazione di stati di coscienza e agiscono da trasformatori quando lavoriamo con le loro energie.